Aquila Nera Torrent
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Trattasi di un'area possedente prerogative più naturalistiche e che sicuramente propone maggiormente itinerari Escursionistici che non Alpinistici. Meno conosciuta, se non dagli abitanti del luogo, anche perché ancora non compresa nella Collana \"Guida dei Monti d'Italia\" del C.A.I./T.C.I., anzi risulta l'ultimo settore mancante onde ricoprire l'intero territorio della Valle d'Aosta. La Guida del \"Monte Rosa\", ad opera di Gino Buscaini, 1991, si ferma al Passo del Maccagno 2.495 m), subito dopo il Corno o Corni del Pallone (2.874 m), il Passo del Camino o di Casera Nuova od, inoltre detto, di Viaréccio e della Punta del Cornaccio. Sempre nella stessa collana la Guida precedente \"Monte Rosa\", di Silvio Saglio e Felice Boffa, 1960, descriveva anche il tratto fino al Colle di Loo (2.452 m), tra il Monte Cossarello (2.710 m) e la Punta Loozoney, quindi non molto più in là del Passo del Maccagno (2.495 m). Questo importante colle si collega da Mettien/Loamatten (1.347 m/1.342 m) per il Vallone di Loo con Riva Valdobbia (1.112 m) nella Valle Vogna; inoltre consente altre belle combinazioni escursionistiche con la Valsesia e con altri colli, tramite il sentiero GTA, verso la Valle Cervo. Continuando nell'elencazione troviamo ancora, dopo i Laghi di Zuckie, Crètie ed in Piemonte dei Tre Vescovi, la Bocchetta di Niel, la Punta Tre Vescovi (2.501 m), il Colle della Mologna Grande (2.150 m), presso il Rifugio A. Rivetti; da qui la cresta forma un grande arco rivolto ad Ovest ed evidenzia: Monte i Gemelli, Colle della Mologna Piccola/2.205 m), Punta Serange, Col Grovera (2.210 m), Punta Chaparelle, Colle della Vecchia (2.187 m) e viciniora Punta, Monte Cresto (2.546 m), Colle del Lupo (2.340 m), Monte Pietra Bianca, Colle di Marmontana (2.407 m), Punta della Gragliasca, Colle Gragliasca (2.213 m), Punta Gran Gabe, Punta Lei Long, Punta della Barma di Oropa e Colle (2.261 m) con la sua famosa traversata-Processione verso l'omonimo Santuario, Monte Rosso (2.374 m) e Colle Chardon (2.221 m). Oltre, dopo essersi rialzata nel Mont Mars (2.615 m) con la sua importante Riserva Naturale, la cresta divisoria declina più a Sudovest verso la Punta della Sella, Colle di Casirey (2.132 m) nelle vicinanze del Rifugio D. e A. Coda (2.280 m), Mont Bechit, Mont Roux (2.318 m). Da questo un ramo scende verso il Piemonte in direzione dei Comuni di Nomaglio, Andrate e Donato, formando, dopo il Colle della Lace ed un'altra Punta Tre Vescovi (2.347 m), la più conosciuta Colma di Mombarone (2.300 m; Croce del Cristo Redentore) con appresso l'omonimo Rifugio. Questa appendice, come detto, non si trova più nel territorio della Valle di Aosta ma verso la Città di Ivrea nel Canavese. Dal Mont Roux lo spartiacque invece continua verso Sudovest e Pont Saint Martin, formando ancora Punta Cressa, Bec di Nona, Colle della Ciarma (1.934 m), Monte Parassone e Monte dell'Orso (1.302 m) per declinare definitivamente sopra gli abitati di Pont, Ivery e Carema. Come vediamo ed a conferma di quanto precedentemente detto, risulta un'area dove son più importanti i colli che non i monti e dove si evidenziano quote mediamente più elevate in rapporto ai medesimi. \"Volens aut nolens\" tutta questa lunga catena é \"figlia, o figliastra\", di Sua Maestà il Monte Rosa, del quale ne costituisce le estreme propaggini Meridionali. Chiaramente tutto questo alquanto lungo divisorio espone, partendo da ogni colle, sommità o colletto superiore, tutta una serie di valloni che, più o meno paralleli, discendon verso la Valle di Gressoney con andamento principale Est/Ovest; ma ognun di questi spesso ripropone, a sua volta, dei valloncelli laterali e secondari, come sul versante opposto o piemontese, tale però da esulare da questo studio, già abbastanza impegnativo e voluminoso. Vediamo di analizzarne i principali, senza aver la pretesa di visitarli proprio tutti. 153554b96e
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